UNA SOTTRAZIONE DI  PESO - Decostruire le Cosmicomiche al centenario della nascita di Italo Calvino

Si è concluso il ciclo di lezioni sulle Cosmicomiche di Calvino dal titolo: UNA SOTTRAZIONE DI  PESO - Decostruire le Cosmicomiche al centenario della nascita di Italo Calvino. Il dialogo con gli studenti, guidato dai proff. Subrani e Zicconi, si è svolto principalmente su tre racconti tratti dalla celebre raccolta: La distanza della Luna, Sul far del giorno, Un segno nello spazio. Prima di immergersi nella lettura, i docenti hanno inquadrato l’opera nel metodo, nella scrittura, nella formazione, nei modelli e negli studi calviniani, in cui l’analisi dello stile letterario dell’autore si è contaminata dei riferimenti scientifici, a tal punto che i partecipanti sono entrati in un'atmosfera interdisciplinare, a cavallo tra letteratura e scienza, in quel luogo del tempo in cui Italo Calvino era abituato a muoversi, creando i suoi malinconici, stupefacenti, divergenti universi. Il prodotto finale delle attività è stata la realizzazione di una Cosmicomica da parte degli studenti, di cui si riportano alcuni stralci più significativi:

da Paradossalmente gatta di Riccardo Raso, 5N
“Per illustrare il principio di incertezza della meccanica quantistica, un'idea in base alla quale è l'osservatore, al momento di effettuare una rilevazione, a determinare le caratteristiche della particella esaminata, lo scienziato austriaco Erwin Schrödinger ha ideato un curioso esperimento teorico, noto col nome di paradosso del gatto di
Schrödinger-Focus.it. [...]. Per Shorbindhel, Au rimarrà per sempre tanto viva quanto morta, poiché una condizione definitiva non può essere stabilita se non per mezzo dell’osservazione. Le condizioni di morte e di vita di Au esistono simultaneamente nel microcosmo.” 

da Rapporto Megaditta di Martino Cerilli, 5I
“Rapporto Beta101:
Adesso hanno deciso che le stelle, prima immobili ed ancorate alla sfera esterna, siano corpi celesti come il loro Sole. Nonostante tutte le mie preghiere al Megapresidente Pandimensionale Qfwfq, mi è toccato creare tutte queste nuove stelle ed espandere il loro universo. Hanno chiamato il loro universo Via Lattea. [...]

Rapporto Gamma041:
Sono passati milioni di trilioni di anni ormai ed è già da molto tempo che non sento notizie di quegli omuncoli. Oramai molte delle stelle non esistono e non brillano più. Sento che fa sempre più freddo e che le energie abbandonano sia me che l’universo stesso. Comincio a pensare che oramai sia il caso di lasciare tutto a sé stesso e non intervenire più”

da Un minuto, un secolo, di Caterina La Sala, 5N
“Mi avvicinai per capire cosa fosse e d’un tratto venni trainato al suo interno senza che potessi ribellarmi. Provai a muovermi e a scappare via dalla sua presa ma continuavo inesorabilmente ad avvicinarmi a quella misteriosa entità. Alla fine, mi rassegnai e mi misi a guardarla per cercare di capire cosa fosse: nessuna idea. Quello strano meteorite che mi aveva quasi investito era ora fermo immobile al suo... interno?
Avvicinandomi ancora di più, notai che fosse una cavità e che stavo andando dritto al suo interno. Fu quando vi entrai che cominciai a sentire una strana sensazione. La parte del mio corpo più al suo interno cominciò ad essere tirata considerevolmente di più rispetto a quella più esterna e di conseguenza mi allungai e divenni lungo e sottile. Ma non morii! Nossignore, oppure non sarei qui a raccontarvelo. Il processo in sé fu confusionario ma, fatevelo dire, spassoso! Non potevo muovere né le braccia né le gambe, era come se le prime fossero incollate al mio corpo e le seconde attaccate tra di loro.”

da La Melodia Universale, di Giulia Bruni, 5D
“Un giorno, mentre si trovava su Omíchli, un pianeta avvolto da una nebbia eterea, Aion sentì una melodia che lo colpì nel profondo del cuore. Era diversa da ogni altra cosa sentita prima: era la Melodia Universale. Deciso a seguirne l'origine, il giovane si immerse nella nebbia e si trovò catapultato in un luogo senza tempo. Era una dimensione sconosciuta, piena di suoni sospesi nell'aria, una sinfonia senza inizio né fine. Aion si sentiva avvolto da questa musica cosmica, era entrato in simbiosi con l'universo: sentiva i suoi battiti del cuore e vedeva le note che danzavano intorno a lui.”

Ringraziamo tutti i ragazzi che hanno con passione preso parte all’iniziativa: sono state lezioni stimolanti, arricchenti e piene di Kosmos!